Pagamenti elettronici: dall’UE invito a tagliare i costi extra
L’Unione Europea è decisa ad intervenire sui costi legati all’utilizzo di carte di credito e di debito. Secondo i commissari c’è la possibilità di tagliare i costi interbancari, a tutto vantaggio degli esercenti e dei consumatori finali. La proposta di diminuzione dei costi interbancari si inserisce nel quadro di riordino del sistema dei pagamenti elettronici, appena regolato da una direttiva.
L’obiettivo dell’Unione è, da un lato, quello di armonizzare il mercato a livello comunitario e, dall’altro lato, quello di incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici, oggi soggetti a trattenute bancarie ritenute troppo elevate. Il taglio previsto dall’intervento comunitario porta ad abbassare le tariffe allo 0,2% dell’importo speso per i pagamenti effettuati con i bancomat e allo 0,3% per i pagamenti con carta di credito (attualmente le commissioni possono arrivare fino all’1,5% dell’importo totale della transazione). In questo modo, secondo il commissario per la concorrenza Joaquin Almunia, si ridurrebbero anche i costi finali per i consumatori che risulterebbero più propensi ad utilizzare questo sistema di pagamento. Ma le associazioni per la tutela dei consumatori hanno già lanciato l’allarme: questa decisione dell’UE finirebbe per avere l’effetto contrario rispetto a quello auspicato e i cittadini se ne troverebbero danneggiati, dal momento che vedrebbero salire i costi fissi di gestione delle carte.
I nuovi limiti alle commissioni interbancarie fissati dalla UE in una prima fase riguarderanno esclusivamente i pagamenti internazionali, per poi estendersi, dopo un “periodo di prova” di 22 mesi, anche a tutti i pagamenti interni a ogni singolo Paese membro.