Gli acquisti con carta di credito
La coda alla cassa, la famosa “strisciata” della banda magnetica sul lettore, l’attesa per l’autorizzazione, una firma sullo scontrino e via. Una trafila ben nota a tutti coloro che sono soliti fare acquisti con la carta di credito: gesti semplici, essenziali, che celano tuttavia una rete piuttosto complessa di relazioni tra l’emittente, l’utente e l’esercente. Il primo, generalmente una banca, anticipa il pagamento del bene o servizio per conto del cliente. Questi si impegna a saldare il debito con la banca a fine mese, procedendo nel frattempo alla compravendita con il venditore. Quest’ultimo deve a sua volta aderire a un circuito di pagamento: deve, cioè, avere una convenzione con una società emittente che consenta l’acquisto con una carta di credito. Perché ciò sia possibile, il gruppo bancario deve distribuire dei terminali elettronici in ciascun negozio, assicurandone il collegamento con il centro di elaborazione dati. Tali apparecchi vengono detti “point of sale”, o più comunemente “Pos”, e consistono di fatto in un lettore che identifica i dati inseriti nella banda magnetica della carta di credito, per poi comunicarli alla banca in attesa che questa autorizzi la transazione. I vantaggi per ciascuna delle parti sono rilevanti.
Chi effettua un acquisto con una carta di credito evita di utilizzare il contante, rimanda o rateizza il pagamento e può eventualmente usufruire di servizi aggiuntivi, sconti e bonus fedeltà. Le banche incassano le quote annuali richieste per l’emissione di carte di credito, risparmiano sui costi di gestione del contante e ricevono dagli esercenti una commissione (variabile tra lo 0,5% e un massimo teorico del 10% in casi particolari, si attesta in media all’1,5%) sull’importo delle transazioni. I negozi, a loro volta, assicurano ai clienti un servizio in più, evitando di essere tagliati fuori dai principali circuiti di pagamento e, quindi, dal mercato; possono inoltre accettare pagamenti di grande importo senza correre i rischi legati alla gestione di moneta contante.